La collezioni privata del Comandante del forte, arriva dal genovese o torinese, non siamo in grado di risalire a tutti i passaggi di questi 100 anni, ma si tratta sicuramente di un ritrovamento di grande interesse culturale.
Camillo Canali di origini Genovesi arriva al forte come comandante direttamente dalle guerre coloniali come ufficiale territoriale, assume il comando diventando effettivo del 6° reggimento artiglieria da fortezza dislocato presso la tagliata Bariola e Forte Monte Maso, la caserma comando viene fabbricata appena superato l'abitato di S.Antonio del Pasubio, ora asilo. La passione per la fotografia permette al "capo" di andare oltre al tradizionale scatto. La collezione è composta da più di 160 lastre in vetro perfettamente conservate, una prima scansione ha portato alla "luce" uno scenario unico del suo genere, si trovano paesaggi, ritratti di colleghi, azioni di guerra in Vallarsa, paesi bombardati, ma la cosa che lascia stupiti è la fotografia di obiettivi sensibili di guerra severamente vietati. Ritrae soldati e fortezze e più precisamente Forte Monte Maso sia all'esterno che all'interno, mentre la Tagliata solamente all'esterno. Sapeva di rischiare la fucilazione ma la sua passione è stata più forte di ogni altra cosa. E' così oggi, dopo 100 anni, noi possiamo fare un salto nel tempo e ammirare le nostre due fortezze come le vivevano i militari durante la grande guerra.
La collezione si colloca in uno spazio geografico ben definito, praticamente da località S.Antonio di Valli del Pasubio fino a circa metà Vallarsa in trentino, a cavallo del Passo Pian delle Fugazze.
Ora le lastre non sono ancora di dominio pubblico, attualmente stiamo cercando delle persone sensibili per poter creare una sottoscrizione acquisire l'intero pacchetto, aspetto fondamentale per tutta l'area dell'alta Val Leogra e non solo.
Novità
Camillo Canali in primo piano (collezione privata)
Forte Maso per gentile concessione di Bepi MAGRIN
Foto del forte risalente ai primi anni del 1900, si può notare il muraglione antistante l'entrata, la garrita sulla destra era adiacente alla vasca che aveva la funzione di "Vasca da bagno" per la guarnigione, tracce della stessa sono ancora oggi visibili.
Sopra l'entrata del forte è appena visibile uno stemma e più sotto la scritta in metallo "FORTE MONTE MASO".
A quei tempi non esisteva l'attuale strada d'accesso al forte da località Guarda.
Sullo sfondo il massiccio del Monte Pasubio, da notare l'assenza di vegetazione arborea.

Piazzale interno del forte, un artigliere posa sul portone che collega le cannoniere della fronte al primo piano (1 di sei portoni)
TAGLIATA BARIOLA, autoscatto di Elvio Corato terzo da sinistra con il beretto in testa, il 1° luglio 1923
Per concessione della fam. Elvio Corato
Entrata dal lato di S.Antonio della tagliata, da notare la stretta somiglianza dell'accesso con l'entrata del forte Monte Maso, il ponte levatoio era già stato sostituito con una pedana fissa rinforzata con travi d'acciaio.
Panoramica della zona di pertinenza del Forte Maso

Ingrandire foto
BAR FORTE MASO NEGLI ANNI '60
Il bancone del bar originale. Foto Casato
Mario Ceolato "recuperante" all'interno del suo bar adiacente al forte costruì questo capolavoro, ancora oggi visibile con le dovute protezioni.
"PRONTA CASSA PER TUTTI" c'era scritto sul cartello appeso al muro.

Foto inedita, ricavata da una piccola foto trovata in soffitta, riferita al periodo di spogliazione del forte (anni '50), sul carro ci sono dei mattoni appena estratti dalle volte interne e pronti per la destinazione.

Gola del Forte Monte Maso risalente agli anni 70 del secolo scorso.
Foto aerea anno 1991, in evidenza la strada di accesso al forte dalla strada provinciale n.46 del Pasubio (sul lato destro) circa 400mt.