I FORTI-FORTE MONTE MASO
I FORTI
..della Val Leogra 1883 - 1910
Sbarramento Agno - Posina I° settore Schio
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Forte Maso dall'alto, foto scattata dalla Strada degli Eroi sul Monte Pasubio.
Forte Monte Maso e Opera Monte Enna: i forti inviolati dalla grande guerra.
Nel trentennio denominato il periodo dei forti troviamo "l'alfa e l'omega" dei forti costruiti a ridosso del nuovo confine con l'Austria-Ungheria di Pian delle Fugazze, il primo forte iniziato nel 1883 a pianta quadrata con fossati, ponte levatoio e dotato di 10 artiglierie fisse 6 cannoni da 149 Ghisa e 4 obici dello stesso calibro alloggiati in sei cannoniere corazzate Gruson e quattro in pietra, il secondo forte iniziato nel 1910 di ultima generazione, secondo il modello del Gen. Rocchi, relativamente piccolo con 4 cannoni 149 A all'interno di cupole corazzate in acciaio, costruito in posizione dominante protetto a ridosso di una parete rocciosa, staccato dal corpo delle casamatte.
Nel 1909/10 Forte Maso fu rinforzato principalmente sulla copertura con del calcestruzo, contemporaneamente iniziarono i lavori di costruzione di Forte Enna, la linea di confine doveva essere rinforzata causa gli interventi militari avviati dall'alleato Impero Austro Ungarico dall'altra parte della frontiera.
La costruzione di nuove fortezze A.U. determinò un incremento e dislocazione di nuove linee di difesa più lontane come: Civillina,Enna,Novegno.
Le opere di difesa permanenti dell'Alta Val Leogra non subirono l'occupazione delle armate austro-ungariche. La linea insuperabile con il Monte Zugna/Monte Pasubio e tutta la dorsale che comprende il colletto di Posina, Monte Alba, Calliano, Rione e Ciove durante tutta la guerra sul Pasubio e durante l'offensiva di primavera nel 1916 sull'altra zona, determino l'inviolabilità dei due Forti.
APRI le foto di alcuni particolari del Forte Monte MASO
APRI le foto di alcuni particolari del Forte Monte ENNA
Entrambi i forti furono trasformati in deposito esplosivi e munizioni già durante il primo conflitto mondiale, vennero messe in opera modifiche, anche sostanziali, dal punto di vista della trasformazione strutturale delle opere, ad esempio le coperture con sistemi di protezione contro le scariche atmosferiche (gabbia di Faraday), il Maso venne quasi completamente disarmato e la guarnigione ridotta di unità, molte camerate dovettero essere trasformate in magazzini munizioni portando modifiche ai sistemi di isolamento interno e areazione delle stanze, furono costruite in quel caso le 10 grandi finestre sulla fronte al piano terra (nel fossato) e le 24 sulla gola quelle ai lati del portone di accesso, queste ultime con funzioni difensive (postazione per fucilieri) simili a quelle preesistenti a difesa dei fossati. La postazione per fucilieri per la difesa ravvicinata originariamente era collocata sulla copertura del forte, le modifiche strutturali di rinforzo della copertura con del calcestruzzo aggiuntivo modificò le tattiche di combattimento portando nella gola del forte a livello del terreno le camere di combattimento per fucilieri. Questa modifica trovò grandi difficoltà ad essere messa in atto a causa dello spessore del muro della gola del forte più di due metri, in questo caso si potrà notare la differenza di rifiniture delle 24 ferritoie, probabilmente costruite in fretta e con scarsità di finanziamenti, c'è un grande contrasto tra i lavori originari fatti a regola d'arte e questi ultimi, a volte di misure diverde e irregolari tra gli uni e gli altri....